InVideo Reportage : UN SABATO SERA FRA LIRICA E RISATE
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Selvazzano, 11 Novembre 2017
UN SABATO SERA FRA LIRICA E RISATE
“Ho sempre pensato che l'opera sia un pianeta dove le muse lavorano assieme, battono le mani e celebrano tutte le arti” (Franco Zeffirelli)
Questa celebrazione di tutte le arti è più che mai evidente nello spettacolo “Voci di radio in scena, un foxtrot tutto italiano” in cui canto, danza, musica e recitazione si intrecciano per creare uno show sarcastico e coinvolgente.
“Voci di radio in scena, un foxtrot tutto italiano” è stato portato in scena la sera di sabato 11 novembre presso l’Auditorium San Michele a Selvazzano ed è stato il più recente successo della rassegna “Selvazzano...Città della lirica”.
Diretti da Marco Bellussi e accompagnati da Pietro Semenzato al pianoforte, Veronica Filippi, mezzosoprano e Matteo Gobbo Trioli, contraltista, hanno coinvolto e divertito tutti gli spettatori, calandoli con ritmo e vivacità nelle atmosfere dell’Italia degli anni Trenta e Quaranta.
Quello che ha affascinato e incuriosito di più il pubblico è stato l’associazione di un repertorio ‘movimentato’ come quello tipico del foxtrot alla musica lirica.
Questo ballo, infatti, si misura in quattro tempi, ha, cioè, quattro battiti per ogni battuta musicale (come i più conosciuti del Cha cha cha, Rumba e Charleston).
Nasce negli Stati Uniti come derivazione di un altro genere, il ragtime, e si diffonde in Europa all’inizio del XX secolo.
In Italia, durante il regime fascista la forzata italianizzazione dei termini stranieri ha portato a rinominare questo stile ‘Ballo volpino’
Oggi il Foxtrot rientra nella categoria ballo da sala e ha due diverse varianti: lo slow foxtrot e il quickstep.
Ma come ha spiegato il regista prima dello show, non è una cosa così inusuale poiché:
“I cantanti di musica leggera di una volta, fino agli anni Cinquanta, venivano da una scuola di canto, cioè anche se non cantavano l’opera avevano una tecnica vocale simile a quella dei cantanti lirici, quindi la respirazione era la stessa e si cercava sempre una voce pulita e cristallina. L’idea della voce graffiata, roca che va di moda adesso non c’era. I cantanti che sentiremo questa sera usano proprio la tecnica tipica di quel periodo, quella cioè di avere un sostegno sul fiato come i cantanti lirici, di avere una voce pulita e cristallina senza però sfociare in quella potenza che è necessaria quando si canta l’opera.”
Come gli altri eventi della rassegna anche “Voci di radio in scena, un foxtrot tutto italiano” ha riempito l’Auditorium e raccolto molti successi.
“Quest’anno è la prima ma gli anni passati non ne abbiamo perso una..“ ha detto il signor Gianfranco, che si trovava fra gli spettatori con la moglie “..veniamo perché è una manifestazione molto molto importante e interessantissima perché la musica, quella sinfonica, quella operistica, sono espressioni dell’animo. Queste espressioni fanno si che la musica sia stimolo a qualsiasi persona giovane e non giovane. La musica, come diceva Beethoven è “lo spirito di fuoco” che ti fa vivere, quindi è da coltivare e da far conoscere, perché senza la conoscenza non si vive. L’apprezzamento di questo genere necessita di tempo per potersi affezionare, per poterlo capire e di conseguenza amare.”
Oltre a contribuire a diffondere la conoscenza della musica lirica, questa rassegna ha un altro bellissimo scopo: come gli anni passati l’ingresso agli spettacoli è gratuito ma c’è la possibilità di contribuire alla raccolta fondi in favore dell’Associazione “L’isola che c’è” che si impegna a sostenere le attività del Centro Regionale di Cure Palliative pediatriche-Hospice pediatrico di Padova.
Silvia Friso
La rassegna ‘Selvazzano..Città della lirica’ continua, sempre presso l’Auditorium di San Michele a Selvazzano Dentro, con:
‘IL PROVINO’ in scena Sabato 25 novembre 2017 alle ore 21.00
‘ANGELI E CHERUBINI’ in scena Sabato 9 dicembre 2017 alle ore 21.00
‘TRA ROMANTICISMO E VERISMO’ in scena Sabato 23 dicembre 2017 alle ore 21.00
